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Immagine del redattoreFrancesco Russo

Locazione di breve durata,che contratto scegliere ?

La scelta corretta del contratto di locazione abitativo è molto importante, sia per il proprietario che per l’inquilino.

In Italia, la legge in materia di locazioni consente la scelta solo tra tipi di contratto di affitto abitativo ben precisi.

Quando si tratta di locazioni di breve durata, la giurisprudenza ha sempre cercato di limitarne molto l’utilizzo.

Affinché siano validi e inoppugnabili, la scelta di un contratto di breve durata va ponderata molto bene e vanno seguiti correttamente i passaggi, evitando di cercare di eludere la legge.

Nei tribunali sono numerose le sentenze che hanno fortemente penalizzato i casi in cui erano stati usati contratti di affitto di breve durata, senza che ce ne fossero i requisiti.

I contratti ammessi per una locazione di durata breve, sono:

contratti di affitto transitori contratti di affitto transitori per studenti contratti di affitto brevi

Contratti di affitto transitori: cosa sono e quanto durano

Il contratto di locazione ad uso transitorio è una tipologia di contratto di affitto introdotta per soddisfare esigenze particolari del locatore o del conduttore.

I contratti di locazione transitori hanno una durata non inferiore a un mese e non superiore a 18 mesi. Alla scadenza del contratto di affitto, la locazione è conclusa senza alcuna necessità di disdetta, salvo comunicazioni diverse, ovvero il protrarsi delle cause di transitorietà.

Affinché il contratto di affitto transitorio sia valido a tutti gli effetti, si devono indicare le esigenze di transitorietà devono essere inserite nel contratto di affitto, in apposite clausole e accompagnate da una documentazione specifica redatta da un’associazione di categoria.

Contratti di affitto transitori per studenti

Il contratto di affitto transitorio per studenti ha caratteristiche ben precise:

•          la durata consentita va da un minimo di 6 mesi, ad un massimo di 36 mesi (al termine del periodo scatta il rinnovo automatico dello stesso periodo alla prima scadenza, salvo disdetta anticipata);

•          il canone è concordato, e deve essere fissato dall’accordo territoriale tra organizzazioni sindacali, università e associazioni degli studenti;

•          prevede particolari agevolazioni fiscali per il proprietario.

Contratti di affitti brevi

I contratti di affitto breve sono contratti di locazione che hanno una durata non superiore a 30 giorni.

Possono essere stipulati solo da persone fisiche.

Non c’è l’obbligo di registrazione presso l’Agenzia delle Entrate.

Tuttavia, ai sensi del Decreto Legge n. 50 del 2017, entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di conclusione del contratto, i soggetti che seguono sono obbligati a trasmettere i dati relativi a questo tipo di locazione.

I soggetti obbligati sono:

•          coloro che esercitano attività di intermediazione immobiliare;

•          coloro che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da affittare.

Il vantaggio per il proprietario è la possibilità di usufruire della cedolare secca al 21%. Agli affitti brevi sono equiparati i contratti di sublocazione e comodato d’uso a titolo oneroso, sempre se di durata inferiore ai 30 giorni. L’applicazione della cedolare però avviene solo se l’immobile è in Italia, ha destinazione residenziale, e appartiene a categorie catastali comprese tra A1 e A11 (ad esclusione della A10).


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