Acquistare la prima casa va oltre il semplice atto di possedere un bene immobile. È un passo significativo verso la stabilità, l’indipendenza e la realizzazione dei propri sogni. Ma l’importanza di acquistare casa non si limita solo agli aspetti emotivi e personali. È anche un’opportunità finanziaria: in Italia investire nel mattone è ancora un investimento sicuro che offre la possibilità di accumulare il proprio patrimonio nel tempo e di proteggerlo contro l’inflazione e le fluttuazioni del mercato.
Ma c’è di più: in Italia, questa decisione può essere supportata da una serie di agevolazioni fiscali, che rendono l’investimento immobiliare non solo gratificante dal punto di vista emozionale, ma anche vantaggioso dal punto di vista economico. Queste agevolazioni semplificano il processo di acquisto e consentono di risparmiare sulle imposte generalmente applicate agli acquisti immobiliari.
Parlando di agevolazioni per l’acquisto della prima casa nel 2024 è importante considerare anche il ruolo dei professionisti del settore immobiliare. Gli agenti immobiliari esperti non solo forniscono assistenza nella ricerca e nella negoziazione del prezzo di vendita delle proprietà, ma sono anche una risorsa preziosa per informazioni sulle opportunità di finanziamento e sulle agevolazioni offerte dal governo per l’acquisto della prima casa.
AGEVOLAZIONI PRIMA CASA: ECCO QUELLE IN VIGORE
Le agevolazioni per l’acquisto della prima casa sono fondamentali per rendere accessibile questa opportunità a un’ampia fascia di acquirenti. Esplorare le opzioni disponibili e comprendere come sfruttarle al meglio diventa essenziale per chiunque stia pianificando di acquistare la sua prima casa.
È importante precisare che quando si parla di “prima casa” ci si riferisce non necessariamente al primo acquisto immobiliare della vita (la prima abitazione di proprietà), bensì all’abitazione in cui si stabilirà la residenza anagrafica, documentata dal certificato di residenza.
Nonostante le agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa per gli under 36 con un particolare ISEE non siano più valide dal primo gennaio 2024, rimangono invece in vigore quelle generali che si applicano a tutti (come le famiglie numerose) indipendentemente dall’età e dal reddito, purché si dimostri che si tratta dell’abitazione principale.
Come riporta il sito dell’Agenzia delle Entrate per chi acquista la prima casa nel 2024 sono previste delle agevolazioni da parte dello Stato: si tratta di vere e proprie riduzioni sulle imposte che tutti gli acquirenti devono versare all’atto dell’acquisto.
LE IMPOSTE DA VERSARE
In dettaglio, le tasse da pagare all’atto dell’acquisto di un immobile con i vantaggi fiscali “prima casa” – a seconda del tipo di venditore coinvolto – comprendono le seguenti:
riduzione dell’imposta di registro (del 2% anziché del 9%) se si acquista da privati;
riduzione dell’IVA (del 4% anziché del 10%) se si acquista da un’impresa;
esenzione da imposta di bollo, tributi speciali catastali e tasse ipotecarie.
I REQUISITI NECESSARI PER LE AGEVOLAZIONI PRIMA CASA
Per beneficiare di queste agevolazioni è necessario avere determinati requisiti. Oltre alla necessità che l’immobile acquistato sia l’abitazione in cui si stabilirà la residenza anagrafica, devono essere soddisfatte simultaneamente le condizioni che seguono:1. il fabbricato che si acquista deve appartenere a determinate categorie catastali. Nello specifico:– A/2 (abitazioni di tipo civile)– A/3 (abitazioni di tipo economico)– A/4 (abitazioni di tipo popolare)– A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare)– A/6 (abitazioni di tipo rurale)– A/7 (abitazioni in villini)– A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).
Le agevolazioni “prima casa” non sono valide, invece, per l’acquisto di un immobile appartenente alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi storici).
2. L’abitazione si trova nel Comune in cui l’acquirente ha (o intende stabilire) la residenza o dove lavora. Se residente in altro Comune, entro 18 mesi dall’acquisto l’acquirente deve trasferire la residenza in quello dove è situato l’immobile. La dichiarazione di voler effettuare il cambio di residenza deve essere contenuta, a pena di decadenza, nell’atto di acquisto.
3. L’acquirente non deve essere proprietario di un altro immobile nello stesso comune e non essere titolare su tutto il territorio nazionale di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà su un altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni “prima casa”.

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