L’entrata in vigore della legge europea ha rimosso le pregiudiziali che impedivano ad un agente immobiliare di diventare anche mediatore creditizio. Ne abbiamo discusso con Samuele Lupidii, AD di Auxilia Finance.
“La legge europea è sicuramente un modo per far rientrare in modo trasparente gli agenti immobiliari nella filiera del credito, spiega a idealista/news Samuele Lupidii. - Finora gli agenti immobiliari sono sempre stati come nascosti in questa filiera, mentre secondo noi sono una risorsa importante, perché il credito “sano” viene dalle compravendite prima di tutto”.
Come mai si è sentita l’esigenza di creare una legge apposita?
L’agente immobiliare ha sempre dato anche in maniera informale anche consigli in tema di credito, ma una vera consulenza è vietata dalla legge. Oggi non si poteva pensare di restare ancorati a questo vecchio modello: c’è invece bisogno di trasparenza e di una specializzazione nelle professioni, che devono creare una rete di collaborazione a servizio del cliente. La legge europea rimuove l’incompatibilità tra le due funzioni: prima un agente immobiliare non poteva accostarsi alla professione creditizia. Oggi invece può rientrarvi anche lui e avviare l’iter legale per diventare anche mediatore creditizio. Ampliando in questo modo in maniera legittima il proprio giro d’affari.
Qual è il modello che auspicate come Auxilia Finance?
Noi raffiguriamo l’incontro dell’agente immobiliare, divenuto anche consulente creditizio, con un credit manager specializzato che possa coadiuvare l’agente immobiliare nello sviluppo del servizio. L’agente immobiliare che diventa anche agente del credito dovrà avere un rapporto continuativo con il credit manager per meglio supportare il cliente. Poi le provvigioni saranno divise tra i due come consentito dalla legge. In questo modo il servizio dell’agente sarà stato migliore, il cliente sarà stato soddisfatto e il credit manager avrà assistito entrambi.
Cosa deve aspettarsi di trovare davanti a sé il cliente che entra in agenzia, e che dialogo avrà con l’agente?
Il cliente che va presso l’agenzia immobiliare troverà un agente immobiliare che è anche agente creditizio (iscritto Oam), avrà qualcuno che può fargli una prima consulenza, un preventivo sulla rata, consegnare il modello Esis, usando gli strumenti della società creditizia con cui collabora, in maniera perfettamente legale. Poi Auxilia Finance auspica un reindirizzamento presso un credit manager per una valutazione approfondita dell’investimento, proprio perché noi crediamo nelle competenze verticali e specifiche. La professione di agente immobiliare e consulente del credito sono infatti professioni che si toccano, ma non sono la stessa cosa. C’è bisogno di specializzazione e di collaborazione tra le parti.
C’è bisogno anche di controllo contro gli abusi
Assolutamente sì, quindi il modello di un agente immobiliare che svolge una consulenza del credito solo iniziale rimandando poi per le fasi successive ad un credit manager non direttamente coinvolto nella vendita è proprio un modello che può evitare spinte eccessive verso l’indebitamento, favorendo i controlli, permettendo che la società creditizia utilizzi i presidi previsti dalla legge sulla sicurezza dei prodotti finanziari oltre ad un audit interno su specifiche piattaforme di gestione. Di tutte queste cose c’è bisogno per tutelare il cliente.
Come influirà tutto ciò sul mercato immobiliare?
Il mercato immobiliare probabilmente seguirà altre tendenze quanto alle compravendite, ma la legge europea può influire nella fluidità di accesso al credito permettendo una maggiore consulenza qualificata e maggior tutela per il cliente. Il cliente che si affida unicamente all’agente immobiliare non può avere a disposizione anche le conoscenze necessarie per affrontare la compravendita dal punto di vista dell’accesso al credito. Da ora potrà farlo.
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